IL RUOLO DELL’ASTROLOGO
Gli astrologi hanno un ruolo molto importante: devono illuminare le persone in tutti gli aspetti della loro vita. Chi studia Jyotish deve cercare di ricevere una benedizione da parte del Dio del Sole. Si pensa che l’astrologia vedica sia impersonale, mentre è personale: Dio non è una luce, un’energia, un’immagine o una mente universale, ma è una persona. I pianeti, i Graha sono Deva e sono anch’essi persone. All’interno di ciascuno dei pianeti, sfere che galleggiano nello spazio, c’è una personalità reggente. Se si va sulla Luna e si guarda la Terra, si vede semplicemente una sfera che sta nello spazio, ma su di essa vi sono persone e presidenti, personaggi importanti che controllano alcuni gruppi sulla Terra. Nello stesso modo sugli altri pianeti vi sono diverse personalità reggenti.
Nel Sole c’è una personalità reggente chiamata Surya, il Dio del Sole. Se una persona ottiene lo sguardo di questa divinità, si dice che avrà la capacità di vedere il passato, il presente e il futuro, capacità che promana dal Dio del Sole. Nel Gayatri Mantra con la parola Savitur, che significa occhio, s’intende il potere di vedere oltre il visibile. Quando uno canta questo Mantra,
“Aum̐ bhuh bhuvah svah tat savitur vareṇyaṁ bhargo
devasya dhimahi dhiyo yo naḥ pracodayat”
La parola Savitur (questo Bija) ci aiuta a sviluppare il potere di vedere il passato, il presente e il futuro. Solo i sacerdoti Brahmaṇa, che posseggono le qualità braminiche e che sono in virtù, possono seminare questo Mantra. Si può anche cantare il Mantra, ma se non viene prima sussurrato da un maestro spirituale nell’orecchio dell’eletto, il Mantra non ha effetti. Soltanto colui che canterà il Mantra, potrà sviluppare la capacità di discernere che cosa sia positivo da ciò che è negativo, avrà l’intelligenza e il Terzo occhio, cioè la capacità di poter vedere il passato, il presente e il futuro.
Uno Jyotishi deve poi conoscere l’equilibrio che esiste tra Dharma, Daya e Satya. Il Dharma indica l’essenza di un elemento. Per esempio, il Dharma del fuoco è dare luce e calore; non si può togliere questa caratteristica al fuoco perché è la sua essenza. Tutto ciò che è presente nel mondo materiale ha un Dharma dato da Dio. Il Sole sorge e poi tramonta e questa è una legge naturale, come il fatto che tutti i pianeti ruotino. Se una persona esce da tutto ciò che è naturale, verrà punito. Per questo motivo, bisogna conoscere il Dharma, quanto è stato stabilito da Dio per ciascuno di noi. Daya in sanscrito significa compassione. Si deve essere sempre compassionevoli con tutte le entità viventi, pure con gli animali. Se una persona studia astrologia vedica e poi mangia carne, vuol dire che non ha compassione. Daya non significa soltanto aiutare una persona che è malata o che è povera, ma significa anche aiutare e proteggere gli animali, tutte le entità viventi. Satya in sanscrito vuol dire verità, conoscenza, ed è rappresentata dal Terzo occhio. Si dice che nell’occhio destro si vede il Dharma, che è rappresentato dal Sole, nell’occhio sinistro Daya, la compassione, che è rappresentato dalla Luna, e nel Terzo occhio Satya, la verità, la conoscenza, che è rappresentata da Giove ed è per questo motivo che tale pianeta è molto importante. Se una persona non ha conoscenza, non può applicare né il Dharma, né Daya. Soltanto se si ha conoscenza, il Dharma e Daya possono essere applicati nel momento giusto e in modo equilibrato. Se, ad esempio, si cerca di spiegare che cosa siano il Dharma e Dio a un ubriaco che sta sdraiato per terra, si perde solo del tempo. Quindi, soltanto con Satya, cioè avendo conoscenza, si può discernere chi sia la persona pronta a ricevere tutte queste informazioni e si può usare la compassione nel momento e nel modo giusto.
I pianeti Sole, Luna e Giove sono molto importanti per sviluppare Sattva Guna, cioè la virtù. Di questi tre però il più rilevante è Giove, perché è il pianeta che permette un equilibrio tra i due occhi Dharma e Daya. A volte possiamo vedere male: aiutiamo oppure abbiamo compassione nei confronti delle persone sbagliate. Giove è quello che ci consente di vedere meglio. Per questo motivo il Terzo occhio è il portatore della conoscenza, della verità, della guida spirituale, che aiuta a equilibrare Dharma e Daya.
Questi tre importanti pianeti devono essere analizzati nella carta natale perché è con essi che possiamo vedere fino a che punto la persona può mostrare compassione, avere conoscenza vera e stare nel Dharma. Se questi tre pianeti sono afflitti, cioè stanno con pianeti malefici, allora la persona avrà problemi, cioè si troverà spiritualmente a un livello molto grossolano. Avere il pianeta Giove afflitto è un grande svantaggio; vuol dire che la persona nella vita precedente non ha sviluppato conoscenza spirituale o ha offeso i maestri. Questo argomento comunque riguarda le maledizioni e le benedizioni presenti nella carta natale, tema che non verrà affrontato adesso, ma dopo.
Hare Krishna
Ramanuja Das
Roma-Italia
28/4/2021
- Ramanuja Das
- on Apr, 28, 2021
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